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Il principale abitato della ZONA CHIAZALE
è la Borgata Chiazale stessa (Lou Chazal). Pur non
essendo così ricca di pitture, come Celle, risulta
comunque molto interessante sia dal punto di vista architettonico
che, soprattutto, dal punto di vista gnomonico, per la presenza
di 9 meridiane ed alcuni altri reperti non ancora recuperati.
L'impianto H1 è particolarmente imponente poiché
occupa l'intera facciata della Cappella degli Angeli Custodi.
Oggigiorno la strada provinciale passa dietro l'abside della
chiesa, mentre un tempo la via principale della valle, detta
"chemin royal", che attraversava tutte le borgate,
era proprio quella che le passa tuttora di fronte. Il recente
ripristino di questo quadrante del 1924 ha imposto un intervento
generale di restauro architettonico della facciata, nel corso
del quale è stata riportata alla luce la pregevole
muratura originaria in pietra calcarea del campanile.
Un altro importante intervento è stato messo in opera
sui quadranti H3-H4 inizialmente sovrapposti uno all'altro.
In pas-sato la strumentazione d'uso comune veniva regolarmente
rinnovata, cosicché spesso oggi si riscontrano impianti
stratificati. In questo caso, il quadrante sovrapposto è
stato distaccato e dislocato, per poter recuperare entrambi.
Il quadrante H4 è un prototipo di gnomonica occitana.
Il motto francese "tel qui me croit nulle, qu'il regarde
sa pendule" significa "chi pensa che non funziono,
controlli il suo orologio".
Anche il quadrante H5, opera di Bernardo Richard, riporta
un motto in francese: "Le moindre nuage me trahit, et
le moindre souffle te detruit", la più piccola
nuvola mi tradisce e il più piccolo soffio ti distrugge.
Altri quattro quadranti (H6-H7-H8-H9), due dei quali nuovamente
sovrapposti, sono presenti su uno stesso edificio al fondo
della borgata. |
H0
Borgata Chiazale, n.46, edificio privato, sul prospetto principale. |
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L'edificio era di proprietà dell'autore del quadrante
(ed ora dei suoi discendenti); il quadrante originale è
stato smantellato negli anni 70'-'80 in occasione della reintonacatura
della facciata; lo gnomone originale si prolungava per circa
2,5 m ed era ancorato su un pilastro (attualmente modificato)
della balaustra del terrazzo.
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H1
Borgata Chiazale,
Cappella degli Angeli Custodi,
sulla facciata. |
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Questo impianto occupa l'intera facciata della Cappella degli
Angeli Custodi.
Oggigiorno la strada provinciale passa dietro alla chiesetta,
ma la mulattiera che le passa di fronte un tempo era la via
principale ("chemin royal") della valle, che attraversava
- e attraversa tuttora - tutte le borgate. Il quadrante fu
realizzato nel 1924, probabilmente da Giovanni Antonio Levet;
prima di allora la facciata aveva un portico e la strada vi
passava direttamente sotto.
Il nostro intervento ha incluso il restauro architettonico
dell'intera facciata nel corso del quale è stata riportata
alla luce la pregevole muratura originaria in pietra calcarea
del campanile.
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H2
Borgata Chiazale, n.2,
edificio privato,
sulla facciata a valle. |
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Questo quadrante aveva già subito una ridipintura
ed alcune ore (quelle estreme) erano scomparse. D'altra
parte a Bellino ricorre una particolare modalità:
molte meridiane sono disposte appena sotto delle gronde,
dei balconi, degli aggetti che provocano notevoli adombramenti
intrusi durante la bella stagione. Ciò plausibilmente
è dovuto al fatto che durante l'estate le famiglie
si trasferivano dalla borgate alle "grange"
(nuclei abitativi all'altezza dei campi più alti)
per la fienagione e quindi queste meridiane non venivano
usavate; d'inverno funzionavano comunque ed inoltre restavano
alquanto protette dalle intemperie. Per lo stesso motivo
talora le ore estreme non venivamo demarcate o ridipinte:
durante l'inverno, quando questi quadranti funzionavano
e quando soprattutto si aveva del tempo per dedicarsi
alle arti ed all'artigianato in alternativa ai lavori
agricoli, le alte montagne tutto intorno riducevano l'insolazione
drasticamente.
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H3
H4
Borgata Chiazale, n.7,
edificio privato,
sulla facciata. |
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La prima foto risale ad una ventina d'anni fa: si vedono
due quadranti sovrapposti, quello ricoprente in fase di
stacco; nel cantone in alto a destra si riscontrano ancora
chiaramente le date 1821 e 1883. Nella seconda foto, scattata
nel 1999, si può notare l'avanzamento del degrado:
il cantone superiore con le date è scomparso.
Abbiamo optato per un intervento abbastanza ardito: distaccare
e dislocare il quadrante ricoprente in modo da recuperare
entrambi i quadranti, poiché ci sembravano molto
interessanti e la situazione comunque piuttosto compromessa.
Purtroppo, allo scoprimento, il quadrante sottostante
si è rivelato già distrutto, non restando
dell'originale che un frammento di poco maggiore di quello
in vista. La terza foto ritrae l'impianto durante l'opera
di reintegrazione dei supporti.
Soltanto in quello superiore è stato reinstallato
lo gnomone. Quello sottostante è un perfetto prototipo
di gnomonica occitana: quadranti di forma quadrata, monocromatici
(per lo più dipinti in nero), trattati più
graficamente che pittoricamente, stilo polare, ore francesi
(senza alcuna diurna), numerazione oraria nella fascia
perimetrale e centro dell'orologio adornato da un rosace,
da un rosone, da una girandola, da una stella, da una
rosa dei venti, insomma da un "mandala" direbbe
uno junghiano, da un simbolo solare (Bellino deve la sua
etimologia a Belenus, l'Apollo dei Celti).
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H5
Borgata Chiazale, n.24,
edificio privato,
sul prospetto laterale sinistro. |
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Ecco un altro bel quadrante di Richard Bernardo (firmato
alla base "R.B."). La dicitura "BRUN B.
1877", in alto, si riferisce invece al committente
e all'anno di realizzazione. In varie tipologie di quadranti
solari, e specificamente in quelli montani, di norma l'esecutore
nel siglare l'opera dava ben più risalto al committente
che a se stesso.
Il motto in francese significa "La più piccola
nuvola mi tradisce, il più piccolo soffio ti distrugge".
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H6
H7
Borgata Chiazale, n.44-45,
edificio privato,
sulla facciata |
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Di nuovo un caso di due quadranti sovrapposti. Questa
volta però è stata una vera sorpresa anche
per noi perché il frammento sottostante è
stato scoperto soltanto in fase d'opera.
Lo gnomone originale era già scomparso; ciò
che si vede nella prima foto è un'esile bacchetta
spuria e priva di assetto.
Il galletto è un elemento iconografico che ricorre
sulle meridiane, per associazione, poiché il gallo
è il segnatempo vivente per antonomasia, anche
se in questa zona di confine potrebbe avere una ulteriore
valenza simbolica riferita all'influenza culturale e politica
della Francia (di cui il gallo è un emblema).
"GUARDANDO L'ORA O PASSEGGER / VOLGI ALLA MORTE IL
PENSIER"...
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H8
H9
Borgata Chiazale, n.44-45,
edificio privato,
sull'angolo. |
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La semplicità di questi due quadranti geminati
è magistrale! Sia dal punto di vista gnomonico
che stilistico sono irreprensibili: si tratta di un'opera
matura, non di un ingenuo tentativo empirico. L'artista,
sicuro di sé e libero da ogni ossessione espressiva,
crea con rigore e naturalezza. E riscopre nell'essenzialità
la più alta poesia. Tenete sempre in conto il contesto
ambientale (che purtroppo non appare in questo mio repertorio
fotografico): queste meridiane si stagliano su paesaggi
e architetture assolutamente suggestive; la dimensione
naturale è imponente e all'uomo si addice l'umiltà.
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