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La ZONA CELLE comprende due principali
insediamenti, la Borgata Celle (Les Seles) e la Borgata Prafauchier
(Lou Prafaouchier), entrambi molto ricchi dal punto di vista
artistico e architettonico. E' impossibile non restare sorpresi
ed affascinati nel visitare queste frazioni, poiché
ad ogni scorcio si scoprono sorprendenti opere pittoriche
e scultoree.
Celle, insieme a Chiesa, costituisce uno dei due poli della
vita sociale di Bellino essendo sede della seconda Parrocchia,
istituita nel 1770 e dedicata al S.Spirito. A Celle sono presenti
9 quadranti solari.
I quadranti F1-F2-F3-F4 sono tutti installati su una unica
imponente colonna sul prospetto principale di un importante
edificio, che fu in passato un convento. I quadranti F5-F6
si trovano presso Casa Richard. L'F5, costruito da Giovanni
Garzino (di Serre di Frassino), simula un orologio da tasca
e riporta il motto in francese "Vers le couchant je m'incline
et vers la mort tu chemine" che significa "Io declino
a occidente e tu cammini verso la morte" (cioè
entrambi, meridiana e osservatore, siamo rivolti al tramonto).
Il quadrante F6 fu opera di Bernardo Richard, padrone di casa,
abile artigiano ed autore di diversi altri orologi solari
nella seconda metà dell'800.
Il quadrante F7 è stato quasi completamente ricostruito
e riporta un bel motto in occitano: "Lou soulei nais
per tuchi", il sole nasce per tutti. Il quadrante F8,
sulla facciata laterale della Chiesa del S.Spirito è
stato restaurato nel 1988 dalla ditta Ars Picturae di Busca.
Il quadrante F9 fu costruito nel 1915 sulla propria abitazione
da Luca Roux, un eclettico ed ingegnoso bellinese, scomparso
nel '44, autore di varie meridiane. Assolutamente emblematico
è il motto "L'arte è difficile, la critica
è semplice". In Borgata Prafauchier è presente
un solo quadrante, attualmente non accessibile. |
F1
F2 F3 F4
Borgata Celle, n.2,
edificio privato,
sulla colonna. |
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Questi quattro quadranti sono disposti tutti su una sola colonna.
A rigore si tratta di quadranti cilindrici, ma li si può
assimilare per approssimazione a normali quadranti piani;
sicuramente sono stati realizzati in questi termini: quello
in alto sembra ovale, ma il suo sviluppo piano è perfettamente
circolare.
I tre quadranti inferiori sono chiaramente di un unico autore:
la loro esecuzione piuttosto rudimentale e replicata fa pensare
ad esperimenti gnomonici empirici. Questo edificio fu un monastero
nel XVIII secolo ed è abbastanza plausibile che Fra
Gnomone da Chissàdove ci abbia fiduciosamente provato
e riprovato… Comunque, vista la loro bassa qualità
strumentale, l'avanzato degrado e la presenza di un quadrante
regolare sulla stessa colonna, ci è sembrato opportuno
in questo caso sistemare e conservare i reperti senza procedere
ad alcun ripristino funzionale.
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F5
Borgata Celle, n.47,
Casa Richard,
nel cortile, su un angolo,
quadrante sinistro. |
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Questo quadrante simula un orologio da tasca.
"VERS LE COUCHANT JE M'INCLINE ET VERS LA MORT TU
CHEMINE" significa "Io declino a occidente e
tu cammini verso la morte", cioè entrambi
siamo rivolti al tramonto.
Anche in questo caso abbiamo ritrovato tracce di un precedente
impianto sottostante, dipinto su un riquadro di intonaco
quando il resto del muro era ancora in pietra a vista;
esso includeva nella sua composizione un campo di demarcazione
a semicerchio rovesciato e lunettato in alto; solo dopo
l'intonacatura del muro circostante Giovanni Garzino gli
ha sovrapposto il presente quadrante sfruttando peraltro
lo stesso foro di infissione per lo gnomone, poiché
forare a caso un muro di pietra intonacato è sempre
una scommessa...
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F6
Borgata Celle, n.47,
Casa Richard,
nel cortile, su un angolo,
quadrante destro. |
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Questo quadrante e il precedente (F5) sono disposti in
prossimità dello stesso spigolo di due pareti attigue.
Tuttavia non li definirei "geminati" poiché
di fatto non sono neppure gemelli, cioè non costituiscono
un unico impianto essendo stati costruiti in due momenti
successivi da due autori diversi.
Questo è opera di "R.B.", Richard Bernardo,
padrone di questo stesso edificio (nonché bisnonno
dell'attuale proprietario, il panettiere della Borgata
Celle). Bernardo, nella seconda metà dell'800,
oltre alle normali attività montane (allevamento,
agricoltura e gestione del territorio), si dedicò
con passione all'artigianato, costruendo mobili, intagliando
il legno, dipingendo affreschi e realizzando diverse meridiane,
tutte di buona fattura.
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F7
Borgata Celle, n.50,
edificio privato,
sul pilastro. |
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Questo quadrante era decisamente malmesso... Comunque
quei pochi elementi originali riscontrati sono stati preziosi,
perché hanno permesso una ricostruzione abbastanza
plausibile. Le uniche cose completamente reinventate sono
state il motto e la decorazione nella lunetta al centro
dell'orologio (che però riprende il motivo presente
sulla base). Del motto originale restava soltanto una
"J" iniziale in alto a destra, mentre quello
attuale, suggerito da una anziana signora del posto, significa
in occitano "Il sole nasce per tutti".
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F8
Borgata Celle - Chiesa Parrocchiale di S. Spirito, sulla
facciata laterale destra |
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Il quadrante F8, sulla facciata laterale della Chiesa
del S.Spirito manomesso nel 1988 dalla ditta Ars Picturae
di Busca è stato riportato al suo splendore originale
soltanto durante l'ultima fase di attuazione del piano
degli interventi.
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F9
Borgata Celle, n.22,
Casa Roux,
sulla facciata
prospiciente la piazzetta. |
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Questo quadrante riporta un motto davvero emblematico,
che sottoscrivo pienamente: "L'ARTE E' DIFFICILE
E LA CRITICA E' SEMPLICE". Se già la Provincia
di Cuneo è tuttora piuttosto isolata e rigido il
suo clima, pensate a Bellino, nei tempi passati. L'autonomia
era una condizione perentoria; l'ingegno e l'abilità
erano qualità primarie. Prima di realizzare qualsiasi
manufatto, una casa, un mobile, un orologio solare, bisognava
inventarsi e costruire gli stessi utensili: perfino una
riga diritta o una squadra precisa erano assai preziose.
Chi sapeva fare non veniva certo contrastato da chi sapeva
soltanto parlare...
Questo quadrante fu realizzato da Luca Roux sulla sua
stessa abitazione. Luca Roux fu un eclettico personaggio,
scomparso nel '44, di cui è ancora ben viva la
memoria tra i bellinesi. Avrò occasione di riparlarne
perché ha costruito diverse altre meridiane.
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