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La ZONA S.ANNA coincide con la parte più
alta della Valle di Bellino ed include un principale insediamento
abitativo costituito dalla Borgata Gardeto (La Gardeto), spesso
indicata come S.Anna per via della omonima Cappella.
Le meridiane di questa zona sono per lo più installate
sulle grange, le abitazioni a livello dei campi più
alti, presso le quali si trasferivano le famiglie dalle borgate
durante il periodo estivo.
Oltrepassata la pietraia detta Caso de Prafiol, si apre l'incantevole
pianoro del Melezè ("melezè" significa
lariceto), in cui si ritrovano le prime grange. Presso le
Grange Melezè sono collocate quattro meridiane (L1-L2-L3-L4),
di cui due geminate (cioè contigue e disposte su un
angolo dell'edificio), una spuria (cioè finta) ed una
sul comignolo.
Sulla facciata della Cappella di S.Anna è presente
un bel quadrante di Luca Roux (M1) che richiama le tipiche
composizioni neo-classiche dello gnomonista Giovanni Francesco
Zarbula, assai attivo intorno al 1850 nelle limitrofe valli
francesi.
Sempre opera di Luca Roux sono i quadranti N1, presso le Grange
Culet, ed N2-N3, presso le Grange Combe Inferiore (entrambe
questi edifici erano di sua proprietà). Interessante
è il quadrante N2 che include una colombaia nel suo
impianto.
Il quadrante N4, costruito da Bernardo Richard nel 1883 presso
le Grange Cheiron Superiore (di sua proprietà) è
decisamente un'opera raffinata: il centro dell'orologio è
risolto da un elemento triangolare che simula un tipico foulard
tradizionale detto "mouchet d'es fronges".
Il quadrante N5, presso le Grange Croset, è opera di
un autore non ancora identificato, ma che intorno al 1821
ha realizzato almeno 3 quadranti a Bellino ed uno a Casteldelfino. |
L1
L2
Grange Melezè,
edificio privato,
sull'angolo. |
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Ecco due quadranti geminati.
In fase d'opera abbiamo scoperto 3 strati sovrapposti: nel
quadrante destro era meglio conservato l'ultimo strato (datato
1871), in quello sinistro l'intermedio (datato 1829); mentre
dello strato più antico riemergevano soltanto poche
tracce apparentemente poco significative. In questi casi le
scelte operative sono sempre molto ardue: non ci sono testi,
né enti preposti, che possano indicare una procedura
univoca. Eppure si è chiamati ad intervenire, cercando
di ricomporre sensatamente l'impianto, tenendo conto di tutte
le sue prerogative (strumentali, materiali, estetiche), della
sua storia, del contesto, cogliendone lo spirito. Ogni opera
comunque deperisce, si trasforma, indipendentemente dalla
nostra volontà di conservarla. E non tutti gli interventi
sono propriamente adeguati o costruttivi; per esempio i buchi
presenti sui due quadranti (a memoria del padrone di casa)
sono fucilate dei tedeschi, durante l'ultima guerra, che si
divertivano al tiro a segno. Abbiamo dunque scelto di recuperare
(ricostruendo alcune parti e sacrificandone inevitabilmente
alcune altre) gli strati meglio conservati, cioè su
uno il secondo e sull'altro il terzo, raccordando i quadranti
con una sola fascetta ocra (originaria del secondo strato)
per dare unitarietà all'impianto.
Questo nucleo abitativo è situato in un magnifico,
luminoso pianoro che si apre in alta valle, detto appunto
Pian del Melezé. Il "melezé" è
il luogo in cui cresce il "melze", cioè il
larice (in occitano).
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L3
Grange Melezè,
edificio privato,
sul ballatoio. |
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Il terzo quadrante delle Grange Melezé è
finto: non ha mai funzionato, è sotto un portico,
non ha gnomone e le sue demarcazioni sono assolutamente
spurie. Ma è datato...
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L4
Grange Melezè,
edificio privato,
sul comignolo. |
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Della sussistenza del quarto quadrante, sul comignolo,
non si era mai neppure accorto il padrone di casa...
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M1
Borgata Gardetta,
Cappella di S.Anna,
sulla facciata. |
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Questo quadrante di Luca Roux è installato sulla
facciata della Cappella di S.Anna (siamo a 1850 m circa
di altitudine ed è il punto estremo cui giunge
la strada asfaltata). E' datato 1934 ed è quindi
il quadrante più recente di tutto il repertorio
di Bellino.
Il primo motto è una preghiera: SANTA ANNA PREGATE
PER NOI CHE SI RACCOMANDIAMO A VOI (con un leggero errore
grammaticale che la rende ancor più genuina).
Il secondo motto è una sentenza morale: FRA TUTTE
LE COSE STA BENE LA MEDIOCRITA' E TRA I VIVENTI LA PACE,
VIRTU' E MORALITA' (ovviamente si parla di aurea mediocritas).
Da un lato mi sembra che la composizione riprenda un po'
il modello di Giovanni Francesco Zarbula: una rivisitazione
ingenua, popolare, dello stile "impero", e con
lo stesso inserimento in alto di due uccelli. Zarbula
ha operato un secolo prima nella limitrofa zona di Saint
Veran (qualche decina di chilometri da Bellino), in Francia
, ed è molto plausibile che Luca Roux abbia visto
alcuni suoi quadranti e vi si sia ispirato.
Dall'altro lato il riquadro di intonaco simula una grande
lapide con borchie nei quattro cantoni, una impostazione
tipica del filone novecentesco "tardo-romantico",
retorico, idealista e patriottico (ricordiamo che il quadrante
F9 a Celle, dello stesso Luca Roux, riportava lo stemma
dei Savoia), una tipologia egregiamente rappresentata
dalle opere del Cap. Enrico Alberto D'Albertis, di cui
sussistono due quadranti ai Bagni di Vinadio, nella vicina
Valle Stura.
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N1
Grange Culet,
edificio privato,
sul pilastro. |
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Anche questo quadrante è di Luca Roux ed è
installato su un edificio che fu di sua proprietà
presso le Grange Culet. Nella prima foto non si vede quasi
nulla, poiché il quadrante era ricoperto da un
grossolano rinzaffo posteriore; molti elementi sono riemersi
in fase di pulitura. Non è datato, ma penso che
si tratti di uno dei primi tentativi gnomonici di Roux,
sia per la composizione elementare e l'esecuzione poco
accurata, sia per la approssimazione della struttura gnomonica,
rispetto al livello delle altre sue opere.
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N2
Grange Combe Inferiore,
edificio privato,
sul prospetto sud-est. |
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Questo è uno dei due quadranti di Luca Roux installati
presso le Grange Combe Inferiori (di sua proprietà).
La sua prima peculiarità è l'inserimento
di una colombaia nell'impianto stesso… (non mi sovvengono
casi analoghi).
Il motto è lacunoso, poiché, come si può
constatare dalla foto precedente, il supporto originale
era in parte ormai distrutto. Nessuno purtroppo se ne
ricorda, anche se la meridiana non è poi così
antica. Nello stesso edificio vive ancora (durante la
bella stagione) un anziano signore che conobbe familiarmente
Luca Roux e che rammenta bene la realizzazione del quadrante
nel 1931, quand'era bambino. Anzi, si rammarica ancor
oggi del fatto che Luca Roux avrebbe voluto insegnargli
a costruire le meridiane, ma che egli, distratto dalle
urgenze giovanili, non colse l'occasione; poi Luca Roux
morì precocemente e la gnomonica restò per
lui per sempre misteriosa...
Un'altra simpatica storia sta nel centro dell'orologio,
che come spesso succede, è risolto da un rosoncino.
La particolarità di questo sta poi nel fatto che
è in rilievo, anzi ad una più attenta analisi
si rivelò il calco di un ingranaggio. Subito pensai
alla ruota dentata di una bicicletta o di una motocicletta;
conoscendo l'ingegnosità dell'autore, un suo coinvolgimento
con la meccanica era verosimile. Invece, a dimostrare
che non tutti i creativi hanno la testa tra le nuvole,
ma talora anche i piedi ben piantati per terra, venni
a conoscenza che Luca Roux, prima della guerra, fu rappresentante
in zona della ALFA LAVAL (una ditta di Milano che produce
accessori per attività casearie) e che all'epoca
trasse un buon profitto dalle vendite di decine di scrematrici
meccaniche ancor oggi riscontrabili in molte baite della
zona. L'ingranaggio appartiene proprio a questa macchina
e dietro la parete di pietra che si vede nella foto c'è
un ripostiglio con ancora alcune casse di imballaggio
originali pirografate ALFA LAVAL SEPARATOR.
A proposito, non si tratta esattamente di un ripostiglio,
ma della fucina in cui Luca Roux fondeva la lega metallica
per la costruzione dei vari tipi di campanacci per il
bestiame... Un vero eclettico!
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N3
Grange Combe Inferiore,
edificio privato,
sul prospetto sud-ovest. |
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Ecco il secondo quadrante delle Grange Combe Inferiori.
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N4
Grange Cheiron Superiore,
edificio privato,
sulla facciata principale. |
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Questo quadrante è opera di Bernardo Richard, presso
le Grange Cheiron Superiore (di sua proprietà).
Qui siamo tra i 1950 ed i 2000 m di altitudine. Questi
nuclei erano regolarmente abitati almeno 3-4 mesi all'anno
e comunque frequentati in tutte le stagioni; oggigiorno
versano praticamente in stato di abbandono e i sentieri
sono caduti in disuso; per cui risulta piuttosto arduo
raggiungerli (soprattutto con parecchi chili di materiali
da pittore-muratore-gnomonista, compresa la scala, sulle
spalle...).
Il triangolo rosso decorato raffigura un "mouchet
d'es fronges", uno scialle frangiato che le donne
indossavano sulle spalle nei giorni di festa.
Il motto ammonisce: "Io misuro i minuti e tu contrasti
(la volontà di) Dio".
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N5
Grange Croset,
edificio privato,
sulla facciata. |
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SINE NUBE PLACE (siamo a 2020 m, e oltre ai 2000 m il latino
gode di una incontestata libertà grammaticale). |
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